Gazzetta di Carpi, Tosi: verso le targhe alterne

FABRIZIO STERMIERI (gazzetta di modena del 6 settembre 2010)

Carpi aveva già “sforato” con le polveri sottili a marzo e ora ha sforato con la massiccia presenza di ozono nell’aria a luglio e ad agosto. L’aria che si respira in città è di qualità sempre peggiore e pare proprio che non vi sia provvedimento che tenga.
E per il prossimo autunno la Regione sembra intenzionata a riproporre l’inefficace “giovedì ecologico” (ormai è accertato dopo alcuni anni di dati raccolti).
«Abbiamo fatto sapere alla Regione – annuncia l’assessore all’ambiente Simone Tosi – che non ci sembra sufficiente ricorrere solo alle limitazioni del giovedì e che occorre sperimentare altro».
I dati carpigiani non sono certo incoraggianti.
Erano solo 14 gli sforamenti nella soglia di attenzione dell’ozono nell’aria di Carpi a fine giugno, ma l’estate è stata calda ed impietosa e ha fatto schizzare al massimo gli indicatori rilevati dalla centralina del servizio regionale di controllo dell’Arpa di via Remesina: sono stati 13 i superamenti del livello di attenzione in luglio (la soglia di attenzione è fissata in 180 microgrammi per metro cubo d’aria), altri dieci sono risultati in agosto per un totale al primo di settembre di 37 superamenti, contro un limite annuo previsto dalla legge in 25.
E’ andata meglio, limitatamente al fronte dell’ozono, rispetto allo scorso anno, quando in agosto si registrarono ben 19 sforamenti che portarono il totale al primo settembre 2009 a ben 52, più del doppio del consentito dai termini di legge.
Ma a testimoniare la scarsa qualità dell’aria carpigiana rimane da evidenziare il superamento dei limiti anche per le Pm10, le cosiddette polveri sottili (uno dei principali indicatori di inquinamento da smog), che quest’anno hanno fatto registrare 39 superamenti della soglia di attenzione (60 microgrammi per metro cubo d’aria) contro un massimo previsto dalla legge di 35: nel 2009 il limite di 35 sforamenti non era stato superato.
A ciò si aggiunge anche una segnalazione di superamento per quanto riguarda il biossido di azoto, ben al di sotto dei livelli di pericolosità (18 i superamenti possibili previsti dalla legge) ma in ogni caso preoccupante se si considera che lo scorso anno non se n’era registrato nemmeno uno e che in provincia di Modena quest’anno sono stati in tutto cinque. Una crescita che dovrà essere valutata con attenzione.
«D’inverno il nostro problema sono le polveri sottili – ammette Simone Tosi, assessore all’ambiente – d’estate, per la conformazione del territorio, è l’ozono il problema principale. Per limitare l’effetto delle polveri sottili negli anni scorsi è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione. E’ stata la stagione dei “giovedì ecologici” che in quel momento aveva un senso perché, più che per gli effetti immediati, ha incentivato il rinnovo del parco automobilistico e ha svolto un’azione di informazione e di prevenzione per i cittadini. Oggi riteniamo che si tratti di un provvedimento superato, per questo assieme agli assessori all’ambiente di Modena e della Provincia, ho scritto in Regione chiedendo di concertare provvedimenti diversi e più incisivi. Penso alle targhe alterne o al blocco della circolazione in caso di sforamenti ripetuti».
«Per quanto riguarda l’ozono – conclude – possiamo solo attivarci con suggerimenti e consigli alla popolazione quando sono superati i limiti».
leggi l’articolo in formato .pdf: smog_gazzetta_6_9_10


Commenti

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *