Balena Blu: la risposta alla interrogazione in consiglio

Pubblico la riposta alla interrogazione del consigliere Lorenzo Paluan del movimento BEPPEGRILLO.IT, 5 STELLE – Rifondazione Comunista, sul tema della barriera antirumore.

rendering del nuro a lavori finiti

Ecco il testo della risposta

Risposta alla interrogazione sul muro della scuola “Balena Blu”

Caro consigliere la sua interrogazione mi dà l’occasione di poter fare alcune considerazioni e precisazioni su una vicenda che nella discussione credo abbia avuto una rilevanza che ha superato alcuni limiti, (e questa è mia personale opinione) perché sembrava dai commenti rilasciati da autorevoli esponenti delle opposizioni che stessimo discutendo della installazione del muro che divide i territori occupati da Israele dai palestinesi.

Il muro della scuola di infanzia Balena Blu, che tanto ha fatto discutere, è sicuramente un intervento che si fa notare sia per le sue caratteristiche sia per le sue dimensioni, e sono comprensibili le critiche a questa opera, sulla quale tornerò in seguito, visto che tale barriera non è stata ultimata.

Credo però che sia bene fare un po’ di storia, sui diversi passaggi che hanno portato alla realizzazione di questa scuola.

La scuola di infanzia “Balena Blu” trova la sua collocazione attuale in quella zona dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale, nel luglio del 2008, di una variante al comparto. Questa delibera, è bene ricordare, è stata approvata con i voti favorevoli di Partito Democratico, Sinistra Democratica, PdCI, Udeur, Forza Italia, PL, La Tua Carpi, An, Lega Nord, Gruppo Consiliare Indipendente, e con il voto contrario di PRC. Quindi alle critiche sulla programmazione urbanistica è facile rispondere che, in questo caso, questa “programmazione” è stata condivisa dalla quasi totalità del Consiglio comunale. Mi scuserete il fuori tema che faccio ora, ma leggere sui giornali dichiarazioni come quelle in cui si afferma “che ci siamo fidati troppo” e peggio “pretenderemo spiegazioni nero su bianco”, non fanno giustizia di un modo di operare da parte di questa amministrazione e degli uffici, che sulla trasparenza non hanno mai abdicato.
Infatti vorrei dire che la approvazione della variante urbanistica approvata dal Consiglio il 17 luglio 2008, non è stata scritta sulla sabbia ma un documento ufficiale, che nelle contro deduzioni alle osservazioni di ARPA riportava:
“di controdedurre alle osservazioni di carattere ambientale contenute nel parere rilasciato dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente, in atti al Prot. Gen. n° 59759 del 7 dicembre 2007, proponendo le seguenti modifiche alla variante al piano particolareggiato comparto C/4:
· Al fine di aumentare la dotazione di verde a servizio del centro infanzia è stata proposta di eliminare la sottostrada di servizio alla struttura stessa e prevista la collocazione di parte dei parcheggi pubblici nella zona nord del lotto, in questo modo il verde attrezzato a servizio del centro infanzia aumenterà di ulteriori 975 mq.;
· In sede di predisposizione degli elaborati esecutivi del centro infanzia ed a seguito dell’aumento di verde in dotazione alla struttura, nella predisposizione della relazione sul clima acustico, verranno riviste e previste specifiche barriere antirumore in grado di riportare i valori acustici entro i limiti di legge;
· Preso atto che la non idoneità del luogo è stata formulata dall’ARPA, basando il proprio parere su parametri dimensionali errati, come peraltro confermato dalla stessa azienda nel proporre specifica rettifica, si ritiene di confermare la collocazione della struttura nel luogo previsto dalla variante al piano particolareggiato al comparto di trasformazione C/4, considerato che tale scelta rientra n un progetto più ampio di individuazione di un polo scolastico, come ampiamente illustrato nella relazione tecnica predisposta dal Servizio Pubblica Istruzione, allegata alla deliberazione consiliare n. 22 del 1 luglio 2008 dell’Unione Terre d’Argine, di approvazione dello schema di convenzione per la futura gestione del centro per l’Infanzia.”

Quindi caro Alboresi, le spiegazioni erano già scritte nero su bianco, e le ha pure votate insieme alla delibera.

Copia della delibera sarà fornita ovviamente all’interrogante.

Venendo al muro incriminato, la realizzazione di quest’opera rientra nelle prescrizioni di ARPA motivate per limitare i possibili sforamenti dei livelli di rumorosità, (proposta contenuta nella delibera come ho evidenziato prima) e questo manufatto produrrà sicuramente un maggiore benessere dal punto di vista della tranquillità per i frequentatori del plesso scolastico. Il muro è solo una parte dell’intervento, infatti mancano tutte le opere di mitigazione e mascheramento, quindi aspetterei la conclusione dei lavori prima di valutarne la sua qualità, anche se dal rendering che allego, mi sembra che l’opera in se si integrerà perfettamente con il paesaggio circostante.

L’impegno che possiamo assumerci è quello di verificare l’efficacia di queste opere di mitigazione e mascheramento ed eventualmente, se queste fossero poco efficaci, chiederne delle aggiuntive. Voglio però sottolineare che il muro è la diretta conseguenza della applicazione di vincolanti prescrizioni di ARPA, dettate quindi dalla volontà di garantire e rispettare norme e leggi in materia, che è interesse, credo, non solo di ARPA e di questa amministrazione preservare, ma delle stesse famiglie dei frequentatori, infatti è bene dire al Consiglio che la settimana scorsa si è svolta la consueta assemblea di presentazione dell’anno scolastico ed in quella occasione i genitori dei frequentatori hanno apprezzato la scelta della azienda che ha realizzato non solo la scuola ma il manufatto incriminato

Vengo ora in modo molto sintetico, a rispondere a quelle domande che non hanno trovato in questa lunga premessa già una risposta:

La scelta del muro è stata dettata, immaginiamo, dalla volontà di realizzare un’opera che potesse avere performance acustiche tali dal poter garantire le prescrizioni di ARPA.
Il Consiglio come la Giunta hanno discusso ed approvato la variante urbanistica e contro dedotto alle osservazioni che sono giunte, quindi in sintesi il Consiglio ha approvato la collocazione dell’intervento all’interno del comparto, ed insieme a questi ha ridefinito alcuni confini, i carichi urbanistici e i massimi ingombri, ribadendo che già nella delibera del Consiglio si individuava come soluzione per garantire il clima acustico adeguato, la realizzazione della barriera.

Infine sulla sua integrazione a questa interrogazione, mi è semplice risponderle che questo manufatto non rientra in quello che il regolamento edilizio definisce “recinzioni” perché, come avrà notato il consigliere, non stiamo parlando di un muro perimetrale che circonda l’intera struttura, ma di una barriera antirumore e come avrà di certo notato il consigliere girando per la città, avrà di certo visto barriere antirumore ben più alte di 2.20m.

Mi rendo disponibile nel caso ad ulteriori chiarimenti, colgo l’occasione per porgerei i miei più sentiti saluti.

Per approfondire:

Delibera citata nella interrogazione: Approvazione delle varianti ai piani particolareggiati d’iniziativa privata relativi ai comparti attuativi B11 e C4 nonchè contestuale approvazione della convenzione urbanistica per la realizzazione e successiva gestione di una nuova struttura da destinare a centro per l’infanzia.

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