risposta interrogazione sulla realizzazione della casa dell’acqua

Innanzitutto credo che la nostra città, sui temi ambientali abbia sempre prestato molta attenzione; basti vedere gli sforzi profusi sul tema della gestione dei rifiuti, ma non solo.
Questi risultati sono stati ottenuti grazie ad ingenti investimenti e scelte politiche lungimiranti.
Sul tema case dell’acqua, punto che riguarda la vostra interrogazione, questa amministrazione e l’assessorato all’Ambiente è da tempo impegnato in un confronto con Aimag.
Oggi posso dire che stiamo ragionando della collocazione della prima “casa dell’acqua” sul nostro territorio e sulle sue modalità di gestione.
Crediamo infatti che la collocazione ideale di essa sia in un parco pubblico, con una presenza di una dotazione di parcheggi significativa, e in una zona che possa favorire quindi un forte afflusso di persone, uno dei luoghi in cui si sta pensando della collazione di questa “casa dell’acqua” è presso il parco Papa Giovanni Paolo II, ex. Foro Boario.
La “casa dell’acqua” ha un valore innanzitutto culturale ed educativo, ovvero quello di insegnare ai cittadini a consumare l’acqua come bevanda. Siamo sicuri che questa scelta andrà ad incidere sulla produzione di rifiuti, ed in particolare al minore conferimento di contenitori in pet, andando quindi oltre al forte significato educativo: infatti siamo convinti che porterà un significativo beneficio ambientale. Dai Comuni limitrofi che hanno sul loro territorio queste case dell’acqua, si è registrato un consumo medio di 3mq al giorno (3000litri) il che significa risparmiare circa 2000 bottiglie di pet al giorno.
Crediamo che la nostra “casa dell’acqua” possa avere i medesimi consumi e quindi i medesimi benefici ambientali.
La casa dell’acqua che stiamo pensando di installare sul nostro territorio darà la possibilità ai cittadini di usufruire di un servizio pubblico, gratuito il primo anno, modalità da valutare se perseguire anche negli anni successivi, o verificare tramite sponsorizzazioni (come suggerisce Benatti nel suo Odg) la copertura dei costi di gestione e manutenzione.

Queste “case dell’acqua” fanno apprezzare la qualità di acque pubbliche controllate e sicure; faranno risparmiare sull’acquisto delle acque minerali in bottiglia; daranno una mano all’ambiente, perché meno bottiglie significa meno emissioni di CO2 in atmosfera dovute alla trasformazione di derivati dal petrolio e al trasporto delle bottiglie. In questi anni sono stati numerosissimi i cittadini che hanno dimostrato di apprezzare questo nuovo servizio pubblico, andando in gran numero a rifornirsi di milioni di litri di acqua, come dimostrano i dati dei diversi comuni che hanno già queste case dell’acqua

La proposta che stiamo discutendo con l’azienda multiservizi però va oltre: infatti stiamo ragionando di dotare i principali punti di accesso al pubblico degli uffici comunali di colonnine che distribuiscano acqua dell’acquedotto, gassata, naturale e refrigerata.
Questo sempre per una maggiore diffusione della cultura ambientale e anche per azzerare negli uffici comunali la presenza di bottigliette di plastica usa e getta.

Il nostro obbiettivo è quello di essere tra i primi comuni in provincia di Modena a dotarsi della “casa dell’acqua”, ma questo non ci basta; vogliamo diffondere e sviluppare anche grazie a nostre azioni e scelte virtuose una maggiore consapevolezza sulla tematica legata all’uso corretto dell’acqua, ed alla sostenibilità ambientale, creando una maggiore consapevolezza sul fatto che dalle azioni che ogni singolo cittadino compie quotidianamente dipende la qualità dell’ambiente nel quale si vive.”


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