di ANTONIO DIPOLLINA – Repubblica.
“Bisogna fare cose sempre più intelligenti e sempre più raffinate”.
Lo dice in chiusura della prima delle sue lezioni tv, Romano Prodi (Il mondo che verrà, su La7 il martedì alle 23). Parla di economia globale e innovazioni, ma è ovvio che la frase si chiude a puntino sull’esperimento in atto. E insomma non è mai troppo tardi per recuperare in tv il concetto di lezione, da esperti a gente che ha voglia di ascoltare e imparare. Il programma – niente cattedre, ma un austero tavolone e studenti universitari per le domande – è fatto apposta per far venire un travaso di bile a quelli della tv-tv e delle relative tecniche specifiche. Seicentomila spettatori di media, nemmeno male visto che rispetto ai canoni correnti siamo sulla Luna. A condurre, o moderare, c’è Natasha Lusenti, che un minimo di ottimismo sulle sorti del mondo lo infonde di suo. Prodi dà pennellate precise, nel modo consueto. Dopodiché se uno l’altra sera guardava invece Vespa se ne assume la responsabilità.

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