Ad oggi in campo abbiamo Pierluigi Bersani, Mattero Renzi, Laura Puppato e Giuseppe Civati, in casa Pd, Niki Vendola per SEL, e Bruno Tabacci per API. Tutte persone serie e concrete, che nella loro esperienza politica hanno portato qualcosa di positivo. La notizia in questo caso è triplice; la prima è che nel centro sinistra non mancano Leader (cosa non scontata se guardiamo agli altri schieramenti); la seconda che per la prima volta stanno scendendo in campo “giovani” amministratori cresciuti nelle file Pd e nell’azione quotidiana di amministrare città e regioni; la terza che stando a queste notizie saranno Primarie vere e per la prima volta con un risultato non scontato.
Queste sono le note positive. Quella negativa è che fino ad ora si è parlato di nomi e non di idee. Io credo che in un confronto serio queste dovranno diventare la parte più importate, e succosa, sulla quale i candidati dovranno confrontarsi per permettere alle persone di decidere, non solo in base alla simpatia, ma in base alle idee. Temi come Ambiente, Lavoro, Sviluppo, Cambiamento, Scuola, Formazione, Università, Ricerca, da titoli di un programma dovranno diventare contenitori pieni di idee e progetti, quindi di contenuti.
Sarebbe bello fare le “primarie delle idee” e non solo sui nomi. La giornata nella quale sarà chiamato a raccolta il popolo del centro sinistra per scegliere il candidato alla presidenza del consiglio, potrebbe essere la stessa nella quale chiedere una idea, una priorità per il paese.

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