Ieri sera il consiglio comunale ha approvato il Paes, con la sola astensione del consigliere grillino Andrea Losi.
Con la deliberazione di ieri sera si è concluso un percorso ambizioso e lungo che si era interrotto nel 2012 a seguito degli eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio.
Questo Piano contiene azioni precise per contrastare l’emissione di CO2, un piano con impegni seri che dovranno essere misurati e rendicontati alla Commissione Europea ogni 2 anni.
Il 29 gennaio 2008 la Commissione, DG TREN, ha lanciato un’iniziativa rivolta agli enti locali di tutti gli Stati Membri, chiamata “Patto dei Sindaci”. Il Patto prevede un impegno dei Sindaci direttamente con la Commissione, per raggiungere almeno una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Entro un anno dalla firma le Amministrazioni che hanno aderito al Patto dei Sindaci devono presentare un Piano d’Azione in grado di raggiungere il risultato previsto. L’Amministrazione comunale di Carpi, così come diversi Comuni della Provincia di Modena, ha aderito al Patto dei Sindaci il 16 Giugno 2011, con delibera di Consiglio Comunale n. 77. A seguito degli eventi sismici di maggio 2012, l’Amministrazione è stata costretta a sospendere lo sviluppo del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. A Settembre 2013 è stato riattivato il processo di sviluppo del presente Piano al fine di indirizzare il territorio verso uno sviluppo sostenibile e perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di CO2 del 20% al 2020, coinvolgendo l’intera cittadinanza nella fase di sviluppo e implementazione del Piano.
Il PAES è costituito da due parti:
1. L’inventario delle emissioni di base (BEI), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili;
2. Il Piano d’Azione (PAES), che individua un set di azioni che l’Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 definiti nel BEI.
Per quantificare l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni (Capitolo 6), i consumi di energia sono stati quindi trasformati in emissioni di CO2, utilizzando i fattori di conversione standard indicati nelle linee guida della Commissione Europea. Nel 1998 l’emissione totale di CO2 nel Comune di Carpi è stata di 281.916 t.; nel 2020, in assenza di interventi e calcolando le emissioni in base al trend di crescita della popolazione, si determinerebbe una produzione di 349.944 t. L’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni al 2020, pertanto, si traduce in un “taglio” di 69.989 t. di CO2 Al 2020, quindi, le emissioni totali di CO2 prodotte dal Comune di Carpi dovranno essere contenute in 279.955 t.
Il Piano d’Azione è lo strumento attraverso il quale il Comune intende raggiungere il suo obiettivo di ridurre di 69.989 t le emissioni di CO2 annuali.
Sono stati pertanto individuati i seguenti settori d’azione:
- Edifici e illuminazione pubblica;
- Trasporti;
- Fonti rinnovabili di energia
- Cogenerazione e teleriscaldamento;
- Acquisti verdi;
- Pianificazione urbanistica;
- Informazione, comunicazione e adattamento.


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